TEST HPV DNA: il nuovo test primario per lo screening del tumore del collo dell’utero.

Ormai anche le linee guida si sono allineate: il test dell’HPV è ufficialmente il test d’elezione per la prevenzione del collo dell’utero.

Come si effettua il prelievo per il test dell’HPV?

Semplicemente basta utilizzare un kit in fase liquida (o Thin Prep), ovvero un barattolino di plastica con all’interno del fissativo (che puoi utilizzare anche per la citologia) ed il Cervex-Brush, ossia un Brush a forma di alberello (o di Duomo di Milano, per intenderci) che presenta setole più corte ai lati per il prelievo esocervicale e setole più lunghe al centro per permettere il prelievo endocervicale.

Che cosa ci dice questo test?

Fondamentalmente il test ricerca la presenza di DNA del virus HPV.

Le prime metodiche presenti sul mercato ricercavano sia gli HPV ad alto rischio, sia quelli a basso rischio.

In seguito, però, è stato compreso che ricercare gli HPV a basso rischio aveva poco senso. Generava, infatti, solo ansia alla paziente, senza produrre nessun dato clinico interessante, motivo per cui ad oggi le metodiche più avanzate effettuano SOLO la ricerca degli HPV ad alto rischio.

È IMPORTANTE, PERO’, CHE IL TEST HPV FORNITO DAL TUO LABORATORIO SIA UN TEST AD ALTA SENSIBILITÀ.

Se vuoi verificare che il laboratorio a cui ti affidi ti fornisca un test sicuro, puoi consultare questo documento del Gisci (Gruppo Italiano Screening Cervicocarcinoma) dove troverai l’elenco dei test validati da poter utilizzare (clicca qui per accedere).

Il REFERTO del Test HPV DNA è molto semplice da interpretare: il risultato sarà “presenza” o “assenza” del virus.

Inoltre, nel referto, deve esserci specificata la tipologia di HPV che è stata identificata.

Quindi… potrai trovare “HPV positivo per tipologia a 16”, piuttosto che 33 o 35.

Il protocollo da linee guida prevede che se il test dell’HPV risulta negativo, la paziente torna con un follow-up a 5 anni.

Ovviamente questo non significa che non debba venire da te per altri controlli…la ginecologia non gira solo intorno al collo dell’utero :)!

Se il risultato dell’HPV è invece positivo, si procede con la citologia e di conseguenza, se la citologia è positiva, la paziente andrà in colposcopia; se al contrario è negativa, la paziente seguirà un follow-up a 1 anno (in cui dovrà effettuare nuovamente il test dell’HPV e la citologia stessa).

Questo è un passo in avanti gigantesco che ci permetterà finalmente di ridurre di gran lunga il numero delle donne che finiscono in un modo o nell’altro sotto chirurgia!

Nel tuo studio privato inoltre, volendo, puoi fare ancora un di più… per evitare le ansie della paziente, per accorciare i tempi dello screening e per eliminare i falsi negativi della citologia.

In che modo?

Puoi farti aiutare dal test dell’HPV per RNA.

Ma di questo ti parlerò meglio in un altro articolo, specifico proprio sul TEST dell’HPV RNA.

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