Quanto materiale biologico devo prelevare? Perché?

A volte non è semplice fare i prelievi di materiale biologico alle pazienti, soprattutto quando sono prelievi ematici e la paziente magari è obesa. 

Il laboratorio, però, sembra non capirlo mai questo e pretende sempre un centro quantitativo di campione in ogni situazione. E se non viene fornito correttamente? Purtroppo, ti chiederanno di ripetere il prelievo nuovamente…(nella speranza che la quantità di materiale biologico, questa volta, sia meglio della precedente!)

Ma…

Cosa c’è dietro la richiesta perentoria del laboratorio di avere un certo quantitativo di campione?

La risposta può essere scontata: ovviamente è la quantità necessaria per poter effettuare l’analisi.

Tuttavia vediamo nel dettaglio quali sono le motivazioni intrinseche.

  • METODICHE DIVERSE E ANALISI DIVERSE POSSONO RICHIEDERE QUANTITATIVI DI CAMPIONE BIOLOGICO DIVERSI

Per effettuare il Bitest, ad esempio, basta 1 cc di sangue. Su DNA fetale, che ha una metodica molto più complessa, avremo bisogno di una quantità maggiore di sangue.

  • LE STRUMENTAZIONI IN LABORATORIO LAVORANO CON UN VOLUME DETTO VOLUME MORTO

È il volume minimo per l’attivazione del macchinario: solo quella quantità permette alla macchina di poter pescare il campione. Se quindi non si raggiunge quella base di quantitativo richiesto, l’analisi non può essere effettuata.

  • È IMPORTANTE RISPETTARE IL QUANTITATIVO DI CAMPIONI RICHIESTO DAL LABORATORIO PER DARE LA POSSIBILITÀ AI BIOLOGI DI RIPETERE L’ESAME IN CASO DI NECESSITA’

In alcuni casi infatti, il biologo può trovarsi davanti ad un risultato dubbioso e qui ha quindi il DOVERE e la necessità di ripetere il campione. Per questo il quantitativo prelevato dovrà essere sufficiente per poter effettuare un approfondimento.

Questo può succedere in citologia: in caso di Pap test in fase liquida, infatti, si ha la possibilità di rialiquotare nuove parti del campione allestendo nuovi vetrini (motivo per cui la fase liquida batte nettamente il vetrino classico 1 -0).

Può succedere in biochimica: se qualche dato non è perfettamente compatibile con ciò che è scritto all’interno della scheda anamnestica, il biologo, se lavora coscienziosamente, deve rieffettuare l’analisi per dare la certezza del dato.

  • CI SONO DELLE ANALISI, COME PER ESEMPIO IL PSA O IL PSH, CHE POSSONO RICHIEDERE, SE POSITIVE E PATOLOGICHE, UN SECONDO STEP (analisi di tipo REFLEX).

Nel quantitativo che ti viene richiesto dal laboratorio è già considerata la possibilità che l’analisi sia patologica e che sia quindi necessario il secondo step di indagine per poter emettere il referto

D’altro canto comprendo anche le possibili difficoltà cliniche…

Un ginecologo che ha a che fare con pazienti in gravidanza, che spesso possono essere in sovrappeso o obese, può avere delle difficoltà nell’effettuare i prelievi ematici. Questo va sicuramente considerato.

Tuttavia ricorda sempre…

QUANDO PUOI: MEGLIO ABBONDARE CHE DEFICERE!

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