PAP TEST SU VETRINO: come abbassare il numero degli inadeguati.

Questo può succedere per svariati motivi…

Ti è mai capitato di trovarti nella situazione in cui il laboratorio ti richiede di rifare un nuovo vetrino perché il preparato che hai mandato non è leggibile?

Uno dei più comuni è la presenza di sangue all’interno del preparato.

In questo articolo potrei darti alcuni suggerimenti utili su cosa fare prima di effettuare il prelievo, o qualche trucchetto da utilizzare per fare lo striscio, o qualche indicazione su che tipo di fissativo utilizzare.

Potrei, certo… ma non lo farò!

Per ridurre notevolmente il numero degli inadeguati, la cosa migliore che puoi fare è passare da un prelievo su vetrino ad un prelievo in fase liquida (o Thin-Prep).

Il perché te lo spiego in maniera più dettagliata in un’altro articolo.

Qui mi limito a dirti che se il tuo laboratorio ti spinge ad utilizzare il Pap test su vetrino non sta facendo assolutamente il tuo interesse.

Il vetrino infatti è una tecnica sorpassata, mentre la fase liquida (o Thin-Prep) ti permette di ottimizzare il tempo nel tuo studio privato e di aumentare notevolmente la sensibilità delllo screeening.

Se hai paura del prezzo, non ti devi preoccupare: se hai a che fare con un laboratorio di un certo livello la differenza tra vetrino e fase liquida è veramente di pochi euro.

Quindi chiedi al tuo laboratorio la possibilità di effettuare il prelievo per Pap-test in fase liquida!

Se poi vuoi conoscerne tutti i vantaggi del passaggio da Pap-test su vetrino a Pap-Test in fase liquida, ti consiglio di leggere l’articolo dedicato cliccando qui!

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